“ΕΚ ΠΟΛΛΗΣ ΣΥΝΟΥΣΙΑΣ / ‘EX DIVTVRNA CONSVETVDINE
Le Accademie, luoghi di rinnovamento e libera ricerca in memoria di Michele Maylender (1863-1911)
Convegno d'Inaugurazione
A. a. 2025-2026

Presentazione
“...ῥητὸν γὰρ οὐδαμῶς ἐστιν ὡς ἄλλα μαθήματα,
ἀλλ' ἐκ πολλῆς συνουσίας γιγνομένης περὶ τὸ πρᾶγμα αὐτὸ
καὶ τοῦ συζῆν ἐξαίφνης, οἷον ἀπὸ πυρὸς πηδήσαντος ἐξαφθὲν
φῶς, ἐν τῇ ψυχῇ γενόμενον αὐτὸ ἑαυτὸ ἤδη τρέφει.”
Pl. Ep. VII, 341c
Il convegno vuole essere «un'occasione di lucidi scambi sull'allarmante frammentazione dell'immenso sapere contemporaneo, disorientato dinanzi all'ampiezza delle questioni di interesse generale e vitale, che d'improvviso si pongono alla sua attenzione, senza che esso possa demandarne la risposta ad una nuova provvidenza, "mano invisibile" del mercato globale. […]
"Accademia": […] in origine, […] la parola è riapparsa, in lingua neolatina, nella corrispondenza degli umanisti fiorentini del XV secolo, per designare riunioni amichevoli tra letterati, i quali appaiono accomunati da una cultura enciclopedica sviluppata da ciascuno autonomamente attraverso lo studio, condotto sul testo originale, degli autori antichi, che hanno confrontato tra loro e fatto dialogare con la propria esperienza. Da subito, questa parola greca di origine platonica, ma latinizzata da Cicerone, si è offerta come l'antitesi delle Università contemporanee. Gli umanisti riuniti in accademie informali criticano il sapere universitario suddiviso in scomparti, statico e trasmesso autoritativamente in un latino barbaro. Espressione a loro volta della civiltà italiana, delle città e delle corti in pieno sviluppo rinascimentale, essi hanno la sensazione di rifletterne lo spirito animato da una curiosità ardente e critica, nonché il gusto della persuasione reciproca. Anche quando appare erudita e sapiente, la "conversazione civile" di queste prime accademie non è esclusivo appannaggio di dotti patentati. Principi come Lorenzo dei Medici o Lionello d'Este vi prendono parte ed i loro stessi figli sono ammessi a loro interno. Non li avrebbero mai mandati nelle "carceri della gioventù prigioniera", che saranno denunciate più che mai da Erasmo e da Montaigne un secolo dopo. Per tale via, il nome di "accademie" si è rapidamente esteso alle scuole private che umanisti laici del calibro di Guarino Guarini o Vittorino da Feltre aprirono all'interno delle loro stesse ville, al fine di educare la gioventù chiamata all'esercizio di responsabilità di corte o cittadine, sul modello e nel rispetto dei metodi liberali che un secolo più tardi sarà mutuato dai collegi gesuiti delle capitali cattoliche. Il sapere dialogico ed eloquente è, nella concezione propria degli umanisti, inscindibile dalla cortesia come dalla isonomia degli spiriti liberi. Il loro homo academicus […] s’è dunque affermato, nel XV secolo, in contrapposizione all'homo scholasticus, mente traboccante di un sapere acquisito in contrasto con una bella mente agguerrita contro la comune esperienza.
Quest'antitesi, Erasmo ed i suoi amici umanisti inglesi intesero ridurla, agli albori del XVI secolo, facendo di Oxford una federazione di collegi-accademie, una struttura che è in effetti rimasta immutata sino ai giorni nostri. Nel 1530, Guillaume Budé persuase Francesco I a fondare, in seno all’'Università di Parigi, un'accademia di professori reali. Ben presto, quest'ultima finì con il distaccarsi dall'Università per prendere il nome di Collegio di Francia. Circa tre secoli dopo, nel 1809, Wilelhlm von Humbolt volle a sua volta operare questo innesto rigeneratore, fondando a Berlino un'università-accademia, che coniugava intimamente l'insegnamento con la ricerca: un esempio invidiato in Francia da Ernest Renan ed imitato negli Stati Uniti.
Per intanto, le accademie avevano dato prova del loro valore. Mi basti citare l'accademia filellena del grande editore Aldo Manuzio a Venezia, della quale era stato a suo tempo membro lo stesso Erasmo, o l'Accademia della Crusca a Firenze, il cui Vocabolario toscano costituì il modello del Dictionnaire dell'Académie française e, più di tutto, l'ammirevole sistema enciclopedico delle Accademie reali creato da Colbert durante il regno di Luigi XIV, perfezionato e completato dall'Abbé Bignon sotto la monarchia di Luigi XV. È in tale forma di libera cooptazione e di cooperazione creatrice, e non già nella routine imperante all’interno delle Università, che la vita dello spirito, la nuova scienza, le lettere e le arti moderne trovarono la cornice, ad un tempo duttile e rigorosa, statica ed evolutiva, che conveniva alla loro natura feconda» (M. Fumaroli).

Michele Maylender (1863-1911) fu l’autore d’un amplissimo studio sulle Accademie italiane, dal Quattrocento all'Ottocento, opera in 5 volumi di 400 pagine ciascuno, ancora oggi considerata di riferimento per gli studiosi. Le Accademie ivi elencate sono 2.750, di tutte le parti d'Italia.
Programma
Venerdì 21
Saluti istituzionali e presentazione del convegno
15:00 - Saluti instituzionali di Marino Micich (Direttore dell’Archivio Museo storico di Fiume a Roma) e altre autorità
15:30 - Luigi Miraglia (Accademia Vivarium novum) - Gli orti d’Academo dall’antichità al presente
La figura e l’opera di Michele Maylender
16:00 - Giovanni Stelli (presidente della Società di Studi fiumani - Archivio Museo storico di Fiume a Roma) - La figura e l’opera di Michele Maylender (Fiume 1863 - Budapest 1911)
16:30 - Emiliano Loria (Conservatore archivistico Archivio Museo storico di Fiume a Roma, caporedattore di “Fiume. Rivista di studi adriatici”) - Note sul fondo archivistico “Michele Maylender” presso l’Archivio Museo storico di Fiume a Roma
17:00 Pausa caffè
L’Accademia pontaniana nel Quattrocento
17:30 - Antonietta Iacono (Università di Napoli “Federico II”)
18:00 - Jessica Ottobre (Università di Napoli “Federico II”)
18:30 - Erika Amorino (Centro Zètesis)
19:00 – Progetto ‘Poikìle’ per la rinascita delle arti visive : presentazione delle realizzazioni e programmi futuri, e svelamento del dipinto “L’anello di Gige” di Gleb Kovrizhnykh:
- Alexandra Massini (Accademia Vivarium novum): Una rinascita in atto della pittura e della scultura
- Ettore Mazzola (Università di Notre Dame, Campus di Roma): Una Scuola europea d’architettura classica pienamente “umana”
21:00 – Cena
Sabato 22
La rinascita dell’antico all’origine delle accademie moderne
10:00 - Concetta Bianca (Università di Firenze) - Coluccio Salutati e il suo circolo: una “proto-accademia”.
10:30 - Stéphane Toussaint (CNRS - Parigi / Societas Ficiniana) - La cosiddetta “Accademia platonica” di Firenze
11:00 - Fabio Stok (Università di Roma “Tor Vergata”) - L’Academia Romana e le sue vicende
11:30 Pausa caffè
12:00 – ‘οἷον ἐκ πυρὸς ἐξαφθὲν φῶς’ / quasi lumen ex igne refulgens - tavola rotonda con saluti dei collaboratori internazionali dell’Accademia
Partecipano: Yasmin Haskell & Junyang Ng (Università di Monash, Melbourne, Australia), Akihiko Watanabe (Università di Tokio “Otsuma”); Giovanni Bellizzi (Beijing foreing studies University, Pechino); Christian Laes (Euroclassica / Università di Manchester); Yang Mei (Queli Academy, Qufu, Cina), Kashinat Nyaupane & Shrinivasa Varakhedi (Central sanskrit University, India), Davide Fruttaldo (Philippovskaya shkola, Mosca), Oleksandr Levko (Università nazionale di Kiev ‘Taras Schevchenko’), Seyed Majid Emami (Istituto culturale dell’Iran, Roma), Gianfrancesco Lusini (Università ‘L’orientale’ di Napoli, Italia), Robert M. Bercham & Claudia D’Amico (Foro di studi avanzati «Gaetano Massa» - USA e Argentina)
13:30 – Pranzo
Le accademie nel Cinquecento
15:30 - Álvaro Campillo Bo (Accademia Vivarium novum - Centro Zètesis) – La filosofia dietro il progetto culturale dell’Accademia degl’Infiammati
16:00 - Tobia Toscano (Università di Napoli “Federico II) - Le Accademie del Cinquecento
16:30 - Presentazione del libro di testimonianze per il 50° / 35° anniversario dell’Accademia Vivarium novum’
17:30 – Pausa caffè
Le accademie tra Secento e Settecento (parte 1)
18:00 - Florinda Nardi (Università di Roma “Tor Vergata”) - La cultura accademica tra XVI e XVIII secolo
18:30 - Oreste Trabucco (Università di Bergamo) - L’interesse scientifico delle Accademie italiane
19:00 - Musae Tusculanae –presentazione del disco del coro Tyrtarion ‘Ite igitur Camenae...’ e delle altre attività musicali di Villa Falconieri
20:00 - Concerto del coro ‘Tyrtarion’
21:00 – Cena
Domenica 23
Le accademie tra Secento e Settecento (parte 2)
10:00 - Michele Rak (Università di Napoli “Federico II”) - L’Accademia di Medinaceli
10:30 - Ermindo Buono (Centro Zètesis) – G.V. Gravina dall’Arcadia all’Accademia dei Quirini
11:00 - Ignacio Armella (Accademia Vivarium novum) – Συμφιλοσοφεῖν: una forma ricorrente dello spirito umano e una necessità per la sua sopravvivenza
11:30 – Pausa caffè
12:00 – Tavola rotonda sull’attività convegnistica e altri iniziative culturali
Partecipano: Roberto Cardini & Mariangela Regoliosi (Università di Firenze) - Centro di studi sul classicismo; Fabio Stok (Università di Roma “Tor Vergata”) - “Colloquia Tusculana” e convegni su letteratura latina e filosofia; Ariel Lewin (Università della Basilicata) - Ancient cities; Novella Bellucci (Università di Roma “La Sapienza”) - ‘La Forza della poesia’; Aldo Meccariello (Centro per la filosofia italiana) - L’impegno per la “filosofia italica”; Guido Capelli (Università di Napoli “L’orientale”) - Seminari “Umanesimo e Rinascimento”; Paola Sarcina (Music theatre international) - Cerealia; Adriano Rossi (ISMEO) - L’orientalistica e il Vivarium novum; Giancarlo Rinaldi - Centro per la Storia antica; Angelo Iacovella & M. Cristina Zerbino (UnINT) - Attività didattica in collaborazione con l’Università degli studi internazionali di Roma; Gianluigi Peduto (già Consigliere senior della Banca d’Italia) - Festival dell’innovazione di Frascati; Giulia Mochi (Accademia Vivarium novum) – Nuovi fondi, catalogazione ed espansione della biblioteca del Vivarium novum
13:15 - Conclusioni
13:30 – Pranzo
Modalità di partecipazione
In presenza: sarà possibile frequentare il convegno in presenza prenotando gratuitamente il posto scrivendo a convegni@vivariumnovum.net.
A distanza: il convegno sarà integralmente trasmesso attraverso la piattaforma zoom per permettere a tutti di seguire ogni intervento e d'interagire con i relatori. Si prega d'iscriversi attraverso il seguente collegamento: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_0hFiVSw3RSS8PQFihxqUTA#/registration. Gli iscritti riceveranno automaticamente un unico collegamento valido per tutte due le giornate.

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