Trio Reinecke
Non c'è due senza tre…
Lo sviluppo del trio tra Settecento e Novecento
Concerto
Sabato 17 gennaio dicembre 2026, ore 18:30
Accademia Vivarium novum
Villa Falconieri, viale F. Borromini 5 - Frascati
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Trio Reinecke
Bernardo Bertamini - Clarinetto
Elena Lorenzoni - Viola
Samuele Masera - Pianoforte
Programma
W. Amadeus Mozart - Kegelstatt Trio K. 498 per clarinetto, viola e pianoforte
- Andante
- Menuetto
- Allegretto
Robert Schumann - Märchenerzählungen Op. 132 per clarinetto, viola e pianoforte
- Lebhaft, nicht zu schnell
- Lebhaft und sehr markiert
- Ruhiges Tempo, mit zartem Ausdruck
- Lebhaft, sehr markiert
Johan Amberg - Fantasiestücke Op. 12 per clarinetto, viola e pianoforte
- Dem Andenken Robert Schumanns gewidmet
- Der Tag bricht an
- Märchen
- Zum Abschied
Carl Reinecke - Trio Op. 264 per clarinetto, viola e pianoforte
- Moderato
- Intermezzo
- Legende
- Finale
Il Trio KV 498 per clarinetto, viola e pianoforte, secondo un aneddoto, sarebbe stato composto da Mozart nel corso di una partita a birilli, da cui deriva il suo soprannome Kegelstatt-Trio ("Trio dei birilli"). La successione dei tre movimenti è abbastanza anomala. Il trio inizia infatti con un Andante dal carattere di serenata, basato sulle trasformazioni espressive del tema principale. Seguono un Minuetto, ricco di imitazioni cromatiche e momenti seducenti, e un Rondò conclusivo, caratterizzato da un’espansiva eloquenza melodica. A partire da questo Trio si svilupperà poi una lunga serie di composizioni dedicate a questo organico.
Uno dei più importanti compositori che ha contribuito ad ampliare il repertorio per questa formazione è il tedesco Robert Schumann che, con le sue Märchenerzählungen op. 132 per clarinetto, viola e pianoforte, esprime un mondo romantico attraverso immagini fiabesche da ricercare nella memoria di ognuno. La sua influenza nel panorama musicale del XIX secolo è stata notevole e il suo contributo al Romanticismo musicale lo ha reso una figura centrale nella storia della musica occidentale. Johan Amberg, compositore e violinista danese vissuto fra il 1877 e il 1905, dedicò,
infatti, il primo movimento dei suoi Fantasiestücke op. 12 per clarinetto, viola e pianoforte proprio a Robert Schumann, in segno di omaggio al grande compositore. I successivi tre movimenti del trio, caratterizzati da un forte cromatismo e ampie melodie che si scambiano tra i vari strumenti, in un intreccio di armonie sospese e momenti di grande cantabilità, mostrano, invece, una notevole
influenza da parte di Richard Wagner. Infine, anche il compositore e pianista tedesco Carl Reinecke si dedicò alla formazione di trio per clarinetto viola e pianoforte nel suo Trio op. 264, pervaso dagli sviluppi musicali del tardo romanticismo post-brahmsiano. Inoltre la sottile ed affascinante differenza timbrica tra il clarinetto e la viola, strumenti dall’estensione quasi simile, viene resa dal compositore con grande finezza.
Modalità di partecipazione
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a concerti@vivariumnovum.net (entro e non oltre le ore 16 di venerdì 16 gennaio).
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